il blog di Alessio Marsili

Filo diretto tra buddismo tibetano, art.7 CI e stoicismo

Filo diretto tra buddismo tibetano, art.7 CI e stoicismo

“Il buddismo tibetano si interessa di come è formato l’universo, della sua evoluzione e della sua dissoluzione.
Secondo alcuni testi, l’universo ha avuto origine da particelle di spazio
ci sono punti di contatto con la teoria del big bang.
Pensiamo anche che un oggetto sia costituito in ultima analisi
da particelle sottili, piccolissime
qui c’è anche un contatto con la fisica quantistica
che si interessa anch’essa delle sostanze più sottili
il buddismo offre una grande quantità di spiegazioni
sulla mente
emozioni, pensieri
e sui diversi modi di modificarli e trasformarli
attraverso la meditazione si può accrescere il livello di percezione della mente e arrivare a capire fenomeni che solitamente non si possono percepire; quella che noi chiamiamo mente sottile che permette di vedere meglio le cose.”

firmato Dalai Lama


Ci sono dei legami tra il buddismo e la logica filosofica (e indirettamente quella matematica).
Mentre i cattolici studiano la teologia 4 anni in seminario prima di diventare sacerdoti,
i monaci buddisti studiano la logica.

“le idee religiose hanno ancora molto impero, più di quanto si creda da taluni filosofi, e possono rendere ancora tanti servizi all’umanità. Essendo d’accordo col papa, si dominano le coscienze di tutti i credenti.”

firmato Napoleone.

Ecco perchè tutti i regimi fascisti europei hanno fatto concordati con la chiesa cattolica intorno al 1920 riconoscendola come Stato dando al papa potere politico oltre che religioso.

In Italia
i Patti Lateranensi prevedono un accordo di mutuo riconoscimento tra il Regno d’Italia (firmati da Mussolini) e la Santa Sede nei quali si rimanda allo statuto albertino.
Art.7 (costituzione italiana)
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.
Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
nota:
lo Stato non può denunciarli unilateralmente come nel caso di qualsiasi altro trattato internazionale, senza aver prima modificato la Costituzione. Qualsiasi modifica dei Patti deve inoltre avvenire di mutuo accordo tra lo Stato e la Santa Sede, in tal caso la revisione dei Patti non richiede un procedimento di revisione costituzionale.

La Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (1950), all’
art. 9, dice:
Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, così come la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti.
La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la pubblica sicurezza, la protezione dell’ordine, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui.
Nell’ambito della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (1986-1989), nella Riunione di Vienna dei rappresentanti degli Stati partecipanti, documento conclusivo,
art. 16:
Al fine di assicurare la libertà dell’individuo di professare e praticare una religione o una convinzione, gli Stati partecipanti, fra l’altro,
1) adotteranno misure efficaci per impedire ed eliminare ogni discriminazione per motivi di reli­gione o convinzione nei confronti di individui o comunità per quanto riguarda il riconoscimento, l’esercizio e il godimento dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali in tutti i settori della vita civile, politica, economica, sociale e culturale e assicureranno l’effettiva uguaglianza fra credenti e non credenti;
2) favoriranno un clima di reciproca tolleranza e rispetto fra credenti di comunità diverse nonché fra credenti e non credenti.
Lo stoicismo è stato fatto sparire perchè ha un forte orientamento etico,
nell’ideale stoico c’è il dominio sulle passioni o apatìa che permette allo spirito il raggiungimento della saggezza e si fonda tradizionali virtù romane di dignità e comportamento, e prevede la realizzazione di un piano universale razionale insito nell’ordine della natura.
Nello stoicismo la politica è valorizzata. Tanti stoici si suicidarono piuttosto che fare del male a qualcuno e andare contro i propri doveri.
La chiesa va contro i principi di morale ed eticità razionali assoluti.

Ora, l’Italia è un paese che accetta l’art.7 della costituzione
e c’è correlazione tra Stato politico ed economico
ma soprattutto tra pensiero e agire quotidiano
dove vige la teologia e non la logica
dove si ragiona con la fede e non con la scienza
…come si possono risolvere i problemi materiali
– se si crede in un entità divina immateriale?
Il problema dell’Italia non riguarda futili problemi tecnicocratici
ma esistenziali.
Finchè “Il concetto di nulla, di verità e di infinito” non accomunerà il popolo
convergendo in qualcosa di più realistico e meno idealistico…
continueremo a pensare di risolvere le cose con la preghiera affidando la sorte a qualcun’altro…che non siamo noi stessi!

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