Se fosse possibile mettere le notizie essenziali catastrofiche direttamente nella testa di ognuno, le probabilità di annientamento generale crescerebbero a dismisura. L’unico modo per fermarlo, sarebbe mostrarlo.
Si devono spaventare gli uomini. Quale essere umano ragionevole non ai sarebbe infiammato nel vedere la potenziale distruzione di ciò che conosce e ama.
Per salvare la civiltà basterebbe mostrare il suo crollo.
Ma come è stata recepita questa visione? Gli uomini come hanno reagito alla prospettiva del disastro imminente? Non hanno avuto paura della loro fine.
L’hanno confezionata nella vita quotidiana, divertendosi.
Il mondo ha abbracciato l’ apocalisse e lanciato verso di essa.
Nel frattempo la terra si sbriciolava intorno a noi. Epidemie, contraddizioni, guerre, cose senza senso. Come te lo spieghi? Api e farfalle scompaiono. I ghiacciai si sciolgono.
Le alghe si moltiplicano. Non c è cibo né acqua. E non ci accorgiamo di niente? In ogni momento c’è la possibilità di un futuro migliore. Ma non vogliamo crederci.
E non facciamo quello che è necessario perché diventi realtà. Rimuginiamo sul terribile futuro (tanto non ai può far niente!) e. ci rassegniamo ad esso.
Per una ragione, quel futuro non vi chiede di fare niente…oggi!
Ci siamo arresi per pigrizia. La colpa è nostra, di tutti.
Non è impossibile buttare giù una struttura sbagliata ma è difficile è capire cosa costruire al suo posto. E per farlo non possiamo essere da soli.
Il futuro è dei sognatori.
(tratto da tomorrowland)