il blog di Alessio Marsili

Ethica

Ethica

L’etica (dal greco antico èthos, “carattere”, “comportamento”, “costume”, “consuetudine”) Il fine pratico delle linee guida della filosofia di Spinoza è quello di individuare il sommo bene e di educare l’umanità perchè il maggior numero di persona lo persegua. Si incoraggia la ricerca filosofica, la curiosità, al fine di consentire alla maggior parte degli uomini di perseguire l’ideale della conoscenza e di vivere quindi in pace una vita veramente virtuosa.
Le tesi sono sistemate secondo un ordine dimostrativo modellato su quello geometrico. Il metodo dei matematici è la via migliore e più sicura nella ricerca e nell’inseguimento della verità. Il progetto presuppone la convinzione che la morale sia dimostrabile (morale scientifica) ed è necessario per farlo conoscere quel che appartiene all’uomo (conoscenza scientifica).
Esiste un unica sostanza infinita, niente è al di fuori di essa, Dio. Tutto ciò che esiste ne è una modificazione. Dio si identifica con la natura, deus sive natura. Dio, ossia la Natura, è punto di partenza e punto di arrivo, sia sul piano logico e della conoscenza, sia su quello ontologico. La Natura, quindi, non può essere considerata una cosa statica: al suo interno si esplica una attività.
Ora, se consideriamo che tutte le cose sono in Dio (nella Natura), l’azione della Natura non può svolgersi che su se stessa, provocando però uno sdoppiamento fra soggetto (Natura naturans) e oggetto (Natura naturata). All’interno di questo processo dinamico della Natura emerge con chiarezza il problema del rapporto fra libertà e necessità. Per Natura naturans dobbiamo intendere ciò che è in sé e per sé è concepito, ossia quegli attributi della sostanza che esprimono un’essenza eterna e infinita, cioè Dio, in quanto è considerato causa libera. Invece per Natura naturata intendo tutto ciò che deriva dalla necessità della natura di Dio, o di ciascuno dei suoi attributi, in quanto considerati come cose che sono in Dio e che non possono essere né esser concepite senza Dio. Non esiste un Dio personale ma la natura coincide con Dio e che noi siamo parte di essa che è la sola libera noi siamo determinati, causati da una serie di eventi di cui ci sfugge il senso.
Nega la provvidenza, non c’è nessun disegno divino che favorisca l’esistenza Il mondo non è fatto per gli uomini che non è padrone della natura ma tuttavia possiamo utilizzare. Si annulla l’idea di un Dio che agisce nella storia.
La religione si basa sulla paura e sulla speranza e non si distungue dalle superstizioni. Le religioni ha svolto una forma di educazione indiretta e indottrinamento nei confronti delle moltitudini. L’eternità è qui e ora! L’eternità non che noi viviamo per sempre che non implica una durata infinita e non riguarda vita e morte. ma la pienezza che si può sperimentare e dimostrare. L’uomo è un animale razionale desiderante.
L’essenza dell’uomo non è ratio ma cupiditas misurabile quantità di energia che può aumentare e diminuire a seconda delle passioni e dei sentimenti. Il potere di esistere diminuisce se pervasi da emozioni depressive perchè precludono il senso di pienezza della vita mentre la gioia l’aumenta. Corpo e anima sono le due facce della stessa medaglia, ecco perchè non esiste l’immortalità personale ma noi siamo eterni dentro Dio, noi siamo Dio. Molteplicità degli elementi del corpo, siamo fatti di tante parti che influsiscono sulla nostra personalità. (Elemento fisico e spirituale contribuiscono). L’uomo è una catena della natura libera.
Abalietà: (dall’espressione latina “[esse] ab alio = [dipendere] da un altro”): nella tradizione filosofica medievale, la natura o la caratteristica di ciò che un essere deve la sua esistenza ad altro. E’ il sostantivo che esprime sinteticamente la caratteristica di base di tutti gli enti (v.), i quali hanno l’essere (v.) per partecipazione, ossia sono creati. Il contrario logico è la proprietà, esclusivamente divina, di essere “a se”; cfr Aseità.
Le passioni aumentano il tenore vitale e non si vincono ma si scelgono quelle che danno più potere di vivere, più gioia che si connette al capire il contesto in cui si è, la natura.
Vocabolario: Definizione: individuazione e nella spiegazione delle proprietà essenziali di un determinato oggetto, materiale o immateriale, o in una equivalenza tra un significante e il significato del segno stesso.
Assioma: è una proposizione o un principio che viene assunto come vero perché ritenuto evidente o perché fornisce il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento.
Teorema: è una proposizione che, a partire da condizioni iniziali arbitrariamente stabilite, trae delle conclusioni, dandone una dimostrazione.
Postulato: è introdotto per dimostrare proposizioni che altrimenti non potrebbero essere dimostrate. In altri termini si può definire come una semplicissima “teoria ad hoc”, accettata grazie alla sua utilità.
Enunciato: è una frase per la quale abbia senso chiedersi se sia vera o falsa

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